Garantire la qualità dell’acqua che beviamo è una priorità assoluta per la salute pubblica. Il nuovo Decreto Legislativo 18/2023, che recepisce la Direttiva Europea 2020/2184, ha introdotto importanti novità sulla gestione, il controllo e la sicurezza delle acque destinate al consumo umano, con un focus particolare sulla prevenzione del rischio Legionella.
Questa nuova normativa, entrata in vigore dopo oltre 20 anni dal precedente D.Lgs. 31/2001, rappresenta un cambio di paradigma: non si parla più solo di qualità dell’acqua, ma di una gestione preventiva basata sull’analisi e gestione del rischio.
Cosa prevede il nuovo D.Lgs. 18/2023
Il D.Lgs. 18/23 punta a garantire che l’acqua sia salubre e pulita dall’origine al rubinetto. Il decreto introduce controlli più stringenti, nuovi parametri da monitorare (tra cui interferenti endocrini e Legionella) e un approccio integrato alla sicurezza idrica.
Tra le principali novità:
- Standard qualitativi più severi, aggiornati rispetto al passato.
- Introduzione di nuovi parametri microbiologici e chimici.
- Obbligo per alcuni edifici (es. sanitari, scolastici, ricettivi) di adottare Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA).
- Attenzione specifica alla gestione della rete interna, con responsabilità dirette per gli amministratori condominiali.
Il rischio Legionella: perché è così importante?
La Legionella è un batterio potenzialmente pericoloso che si sviluppa in ambienti umidi e caldi, come serbatoi, tubature e impianti di riscaldamento o condizionamento. Può causare forme gravi di polmonite (la legionellosi), soprattutto in soggetti fragili, anziani o immunocompromessi.
Il nuovo decreto riconosce il rischio Legionella come prioritario, rendendo obbligatoria la sua valutazione nei sistemi idrici interni degli edifici “sensibili” e incentivando controlli anche in strutture residenziali e condominiali. In particolare:
- Gli amministratori condominiali sono considerati responsabili della qualità dell’acqua nella rete interna.
- È previsto un monitoraggio periodico con analisi di laboratorio specifiche.
- Sono indicati interventi correttivi in caso di non conformità.
Obblighi per gli amministratori di condominio
Secondo l’art. 2 del D.Lgs. 18/23, l’amministratore è designato come Gestore della Distribuzione Idrica Interna (GIDI). Questo significa che:
- Deve verificare la salubrità dell’acqua fino al rubinetto degli utenti.
- È responsabile di eventuali contaminazioni dovute alla rete idrica interna.
- Deve adottare misure correttive in caso di anomalie.
- In presenza di serbatoi, impianti di trattamento o edifici “prioritari”, ha l’obbligo di valutare e gestire i rischi.
In caso di violazioni, sono previste sanzioni fino a 30.000 euro.
Come agire in modo sicuro e conforme
Per rispettare la normativa ed evitare rischi, è fondamentale affidarsi a professionisti specializzati nella verifica e nel trattamento delle acque potabili. I controlli devono includere:
- Analisi chimiche e microbiologiche periodiche.
- Verifica della rete interna e dei materiali a contatto con l’acqua.
- Interventi di bonifica e sanificazione, in particolare contro la Legionella.
- Redazione di Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) per edifici prioritari.
Con una lunga esperienza nella gestione tecnica degli impianti e nella sicurezza ambientale, Dotti Energia supporta condomini, aziende e strutture sanitarie nella verifica della qualità dell’acqua, nella prevenzione del rischio Legionella e nella conformità al D.Lgs. 18/23.
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