A partire da gennaio 2025, il Conto Termico 3.0 prenderà il posto dell’attuale sistema di incentivi, introducendo importanti innovazioni per rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico e favorire l’uso di fonti rinnovabili. Questo aggiornamento rappresenta un passo cruciale nella transizione ecologica del Paese, garantendo benefici tangibili a cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni, contribuendo alla riduzione dei consumi e delle emissioni di CO₂.
Un incentivo più accessibile e inclusivo
Una delle principali novità del Conto Termico 3.0 è l’ampliamento della platea dei beneficiari. Oltre alle Pubbliche Amministrazioni, potranno accedere agli incentivi anche privati, cooperative, imprese, enti del terzo settore e comunità energetiche rinnovabili.
Inoltre, le spese ammissibili sono state ampliate e gli incentivi potranno coprire fino al 100% dei costi in specifici casi, come interventi su edifici pubblici situati in piccoli comuni, scuole, ospedali e altre strutture sanitarie. Questo rende la transizione energetica più accessibile e conveniente per tutti.
Quali interventi sono incentivati?
Il nuovo Conto Termico prevede il finanziamento di diverse tipologie di interventi, tra cui:
- Sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore o generatori a biomassa.
- Installazione di collettori solari termici.
- Sistemi ibridi e scaldacqua a pompa di calore.
- Efficientamento energetico dell’edificio.
- Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
- Impianti fotovoltaici con accumulo.
Per le Pubbliche Amministrazioni, il decreto prevede anche incentivi per coibentazione, schermature solari e illuminazione efficiente. Queste misure contribuiranno a ridurre significativamente i consumi energetici e a promuovere un’architettura sostenibile.
Come richiedere gli incentivi?
La gestione degli incentivi rimane affidata al GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Le richieste dovranno essere presentate tramite il portale online del GSE entro 60 giorni dalla fine dei lavori. Le Pubbliche Amministrazioni potranno prenotare gli incentivi in anticipo, assicurandosi così il contributo prima dell’avvio degli interventi.
Un passo avanti per la sostenibilità
Il Conto Termico 3.0 si inserisce in un più ampio contesto di transizione ecologica, in linea con le direttive europee. Ad esempio, dal 2025 non sarà più possibile ottenere incentivi per le caldaie a gas, incentivando l’adozione di soluzioni più sostenibili ed efficienti.
Questo aggiornamento normativo non solo favorisce il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni, ma rappresenta anche un’opportunità di crescita per il settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Con l’adozione del Conto Termico 3.0, l’Italia compie un passo deciso verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato.
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