La manutenzione dell’impianto termico è una responsabilità da non sottovalutare, sia per motivi di sicurezza che di efficienza energetica. Nel 2026, con l’evoluzione delle normative in materia di energia e ambiente, diventano ancora più stringenti gli obblighi per privati, aziende e amministratori condominiali.
Vediamo cosa cambia, quali controlli sono obbligatori e come organizzare correttamente la manutenzione del proprio impianto termico, evitando sanzioni e garantendo comfort e risparmio.
Obblighi di manutenzione secondo la normativa 2026
Con l’aggiornamento normativo previsto per il 2026 (in continuità con il D.Lgs. 192/2005, il DPR 74/2013 e successive integrazioni), sono stati ridefiniti in modo più chiaro gli obblighi relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici.
In particolare, viene confermata l’importanza di:
- Eseguire controlli periodici su caldaie, pompe di calore, impianti centralizzati e generatori di calore
- Verificare il rendimento energetico dell’impianto
- Aggiornare il libretto d’impianto e registrare tutti gli interventi effettuati
- Effettuare l’analisi dei fumi e la prova di combustione per impianti a gas
Gli impianti termici devono essere mantenuti in efficienza energetica, in sicurezza e conformi alle prestazioni minime richieste dalla legge.
Chi è obbligato a fare manutenzione
Sono tenuti alla manutenzione dell’impianto termico:
- I proprietari di abitazioni indipendenti
- Gli amministratori condominiali (per impianti centralizzati)
- Le aziende e i gestori di immobili commerciali o pubblici
In caso di affitto, l’inquilino è generalmente responsabile della manutenzione ordinaria, mentre il proprietario si occupa di eventuali interventi straordinari.
Con quale frequenza va fatta
La normativa 2026 prevede che la manutenzione venga effettuata con la periodicità indicata dal costruttore dell’impianto. In assenza di indicazioni specifiche, si fa riferimento a queste scadenze:
- Caldaie a gas fino a 100 kW: ogni 1 o 2 anni
- Generatori superiori a 100 kW: ogni anno
- Pompe di calore e impianti a biomassa: secondo le istruzioni tecniche del produttore
- Controllo efficienza energetica (diagnosi energetica): ogni 2 o 4 anni, a seconda della potenza dell’impianto e del combustibile utilizzato
Cosa succede se non si esegue la manutenzione
Oltre al rischio di guasti improvvisi e consumi elevati, chi non rispetta la normativa può incorrere in sanzioni amministrative fino a 3.000 euro, soprattutto nei casi di impianti centralizzati e immobili a uso pubblico o commerciale.
Inoltre, in caso di incidente, l’assicurazione potrebbe non coprire i danni, se non è dimostrabile una corretta manutenzione.
Perché affidarsi a Dotti Energia
Dotti Energia offre un servizio completo per la manutenzione programmata degli impianti termici, garantendo:
- Ispezioni a norma di legge
- Rilascio della documentazione aggiornata
- Assistenza per registrazioni ENEA e Catasto Impianti
- Monitoraggio con sistemi di telecontrollo remoto
- Interventi rapidi e tecnici certificati FGAS e FER
La manutenzione dell’impianto termico, nel 2026, non è solo un obbligo, ma una vera opportunità per risparmiare, inquinare meno e vivere in sicurezza.
Affidati a Dotti Energia per gestire il tuo impianto in modo professionale e conforme alla normativa. Contattaci per una consulenza personalizzata e scopri i nostri pacchetti di manutenzione.